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lunedì 11 novembre 2013

L’Italia sta morendo. I giovani devono creare nuove imprese o è la fine…


Scritto da: Silvia Sardone

Non c’è nessun Paese che fa crescere il PIL mantenendo esclusivamente le proprie imprese. È necessario puntare sulle start up. Il 40% del PIL negli Stati Uniti nasce da aziende che hanno meno di 30 anni. L’80% lavora in imprese che hanno meno di 3 anni. Riappropriamoci del nostro futuro!
Non possiamo pensare di fare carriera nelle imprese esistenti, magari rimanendo in Italia.
Dobbiamo pensare di fare carriera con l’autoimprenditorialità, non possiamo più delegare ad un terzo interlocutore la creazione di posti di lavoro, non ci sono più le multinazionali pronte ad offrire posti di lavoro in gran quantità. Siamo un Paese nato dalla micro imprenditorialità. Dalla prima guerra mondiale a dopo la seconda guerra mondiale siamo passati da un Paese terzultimo in Europa alla quinta potenza economica mondiale in 60 anni, ovvero negli anni 80 (con i dati ufficiali, senza tenere in considerazione il sommerso): l’abbiamo attraverso le micro iniziative imprenditoriali.
La nostra ricchezza è stata creata così, è il nostro DNA, una caratteristica unica per la quale veniamo citati anche nei libri americani. Caratteristica anestetizzata negli ultimi 30 anni dai nostri genitori. I messaggi ricevuti dai nostri padri e docenti sono stati “scegli l’azienda migliore dove fare carriera nel tempo più breve”,” il contratto a tempo indeterminato” ecc… e se poi l’azienda non è a tempo indeterminato???!
Gli extracomunitari stanno puntando decisamente sui servizi low cost alla persona: sono attrattivi e vanno a cercarseli (es. Sartoria o bar e pizzerie davanti alle università). Poi ci sono i Federico Grom o i Franco di Rossopomodoro. E immaginate cosa avrà pensato la loro mamma quando i due amici di Torino hanno detto: facciamo la gelateria.
Con la potenza del web possiamo colonizzare il mondo! Con le chiappe sedute in Italia si possono inventare app create in Italia e vendute all’estero.
Il costo della vita in America è la metà del nostro.
Siamo i figli naturali di Leonardo Da Vinci, ricordiamoci le origini e costruiamo il nostro futuro: siamo italiani, dimostriamolo!

di Silvia Sardone

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