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venerdì 29 novembre 2013

Richiesta proposte di convenzioni da applicare a tesserati











L’associazione Internazionale Wine Fashion Europe ha come scopo primario il promulgare, diffondere, rafforzare il marchio Italia nel mondo, perseguendo il medesimo obiettivo con riferimento alle eccellenze italiane e ad ogni ricchezza culturale, turistica, ambientale, storica, artistica del nostro Paese. Tale attività consente altresì la tutela di ogni punto di forza riconosciuto alla nostra Penisola, nonché offre un contributo utile alla ripresa economica, all’occupazione, al benessere collettivo.

Recentemente l’Associazione sta portando avanti progetti che possano essere di aiuto sia alle nuove iniziative imprenditoriali, start-up, idee innovative, che ad attività già avviate; attua quindi tutte le azioni a supporto delle attività di costituzione, avviamento e conduzione aziendale, attraverso team di esperti e consulenti operanti in diversi ambiti professionali e settori economico-produttivi.

L’Associazione è inoltre aperta alle innovazioni tecnologiche e alle più recenti tendenze sorte a tutela dell’ambiente, del territorio, della salute.

Come forse già noto, l’Associazione può contare su validi strumenti di marketing quali:

- Wine & Fashion Magazine (attualmente con periodicità mensile, ha superato il numero di 16.000 lettori web nel mese) è la vetrina permanente dove le aziende possono raccontare se stesse e i loro prodotti; su ogni numero un ampio servizio dedicato ad una regione italiana, ai suoi usi, costumi, tradizioni, prerogative, eccellenze;

- Wine & Fashion Tv (Attualmente la rete di tivù collegate con noi vanta ben 500 realtà (anche sul web), su 80 Paesi, quasi tutti quelli europei, e i più importanti degli altri continenti, Usa e Federazione Russa in testa, ma anche Cina, India, Singapore, Turchia…)

e vanta, inoltre, un attuale bacino di oltre 8.500 membri.

Tanto premesso, l’Associazione comunica di ricercare imprese interessate a porre in essere convenzioni e politiche di sconti da poter estendere ai propri tesserati.

Si richiede, pertanto, a chi fosse interessato, di far pervenire le proprie proposte presso
il seguente indirizzo:

segretariogeneraleWFE@europe.com

Ringraziando anticipatamente per le cortesi adesioni che vorrete assicurarci, porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente
Marika Orlando
Il Vice Presidente
Giuseppe Fiusco
Il Segretario Generale
Gennaro Mazza
 

venerdì 22 novembre 2013

La Cultura, l'Arte, i Tesori d'Italia meritano maggior cura e valorizzazione


Recentemente, centinaia di reperti di Pompei ed Ercolano sono usciti dall'Italia per essere esposti al British Museum di Londra. Grazie a una scenografia imponente è stata ricostruita la vita e la morte delle due città distrutte nel 79 d.C. dalla furia del Vesuvio. Visitatori, sponsor, marketing : una pioggia di incassi, tutti grazie ai nostri tesori.

Al British Museum di Londra per fare un gran business è bastato esporre, da aprile a settembre, 250 pezzi degli scavi di Pompei, quel meraviglioso e unico sito al mondo per la sua particolarità,  dove purtroppo però i turisti spesso non riescono a entrare per qualche sciopero selvaggio e dove i crolli si sommano nell’impotenza generale.

Gli scaltri inglesi prima hanno invece saputo incassare 11 milioni di euro con la mostra, e adesso mettono in circolazione un film tridimensionale, costato appena 100mila euro, con il quale pensano di raddoppiare i ricavi, altri 11 milioni di euro, e di promuovere, con la potenza del cinema, il più importante museo della capitale.

Una triste, dura lezione impartitaci su come si possano porre in essere iniziative dal grande valore divulgativo, culturale e che contemporaneamente possano produrre reddito, ricchezza, creare posti di lavoro, rilanciare l'economia.

Un altro esempio della scarsa cura del nostro Paese per i tesori  che abbiamo, è data dai bronzi di Riace, adagiatiormai da tempo  in un locale della Regione Calabria, in attesa che sia pronta la loro collocazione definitiva.  Tra l'altro, si prevede di avere, nel migliore dei casi, 100.000 visitatori all'anno.

Perché, nel frattempo, in attesa che vengano collocati, non li portiamo a Milano? Perché non li trasformiamo in testimonial di un Expo da alcune decine di milioni di visitatori, che potrebbero ammirarli? Ciò avrebbe un formidabile effetto di richiamo su un'attrazione turistica della Calabria….

mercoledì 20 novembre 2013

Aiutiamo i fratelli colpiti dal recente disastro in Sardegna

Giuseppe Fiusco:

Pregiatissimi, oggi come sempre, la Wine Fashion Europe sensibile ad ogni evento, pronta ad essere vicina a qualsiasi situazione bella o brutta, siamo pronti a dare una mano fattiva alla popolazione SARDA, vi parlo con il cuore in mano, faccio appello alla vostra sensibilità , nei prossimi giorni metteremo su questa pagina e sulla nostra pagina Facebook , indicazioni su dove potete inviare un vs contributo. Questi contributi, MOLTO IMPORTANTE, SARANNO CONSEGNATI PERSONALMENTE DA UN RESPONSABILE DI QUESTA ASSOCIAZIONE, tutto il ricavato sarà, con assoluta trasparenza pubblicato .

Confido su tutti Voi
Giuseppe Fiusco 
Vice presidente WFE

lunedì 11 novembre 2013

L’Italia sta morendo. I giovani devono creare nuove imprese o è la fine…


Scritto da: Silvia Sardone

Non c’è nessun Paese che fa crescere il PIL mantenendo esclusivamente le proprie imprese. È necessario puntare sulle start up. Il 40% del PIL negli Stati Uniti nasce da aziende che hanno meno di 30 anni. L’80% lavora in imprese che hanno meno di 3 anni. Riappropriamoci del nostro futuro!
Non possiamo pensare di fare carriera nelle imprese esistenti, magari rimanendo in Italia.
Dobbiamo pensare di fare carriera con l’autoimprenditorialità, non possiamo più delegare ad un terzo interlocutore la creazione di posti di lavoro, non ci sono più le multinazionali pronte ad offrire posti di lavoro in gran quantità. Siamo un Paese nato dalla micro imprenditorialità. Dalla prima guerra mondiale a dopo la seconda guerra mondiale siamo passati da un Paese terzultimo in Europa alla quinta potenza economica mondiale in 60 anni, ovvero negli anni 80 (con i dati ufficiali, senza tenere in considerazione il sommerso): l’abbiamo attraverso le micro iniziative imprenditoriali.
La nostra ricchezza è stata creata così, è il nostro DNA, una caratteristica unica per la quale veniamo citati anche nei libri americani. Caratteristica anestetizzata negli ultimi 30 anni dai nostri genitori. I messaggi ricevuti dai nostri padri e docenti sono stati “scegli l’azienda migliore dove fare carriera nel tempo più breve”,” il contratto a tempo indeterminato” ecc… e se poi l’azienda non è a tempo indeterminato???!
Gli extracomunitari stanno puntando decisamente sui servizi low cost alla persona: sono attrattivi e vanno a cercarseli (es. Sartoria o bar e pizzerie davanti alle università). Poi ci sono i Federico Grom o i Franco di Rossopomodoro. E immaginate cosa avrà pensato la loro mamma quando i due amici di Torino hanno detto: facciamo la gelateria.
Con la potenza del web possiamo colonizzare il mondo! Con le chiappe sedute in Italia si possono inventare app create in Italia e vendute all’estero.
Il costo della vita in America è la metà del nostro.
Siamo i figli naturali di Leonardo Da Vinci, ricordiamoci le origini e costruiamo il nostro futuro: siamo italiani, dimostriamolo!

di Silvia Sardone

mercoledì 6 novembre 2013

Fare impresa con le Start-up Innovative


Cominciano a svilupparsi in Italia le imprese start-up innovative, che godono di particolari benefici qualora soddisfino determinati requisiti: 
facciamo il punto.
La start-up innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale non sono quotate su un mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione.
Requisiti

Per qualificarsi come tale, la società deve vantare alcuni requisiticostituzione da non più di 48 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione (19 dicembre 2012); dal secondo anno di attività, registrare un totale della produzione annuo nell’ultimo bilancio non superiore a 5 milioni di euro; avere per oggetto sociale (esclusivo o prevalente) lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico; non essere stata costituita tramite fusione, scissione societaria o cessione d’azienda ovvero ramo di essa; avere sede legale di affari e interessi in Italia; non avere distribuito utili.
E’ richiesto inoltre almeno uno dei seguenti requisiti:

 a) Spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15% del valore maggiore tra costo e valore della produzione della start-up innovativa; dal computo sono escluse le spese per acquisto e locazione immobili mentre rientrano quelle per lo sviluppo precompetitivo e competitivo (sperimentazione, prototipazione, sviluppo del business plan) e per servizi di incubazione, i costi lordi del personale interno e dei consulenti esterni impiegati in attività di S&S, le spese legali per la registrazione e protezione della proprietà intellettuale.

 b) Impiego di dipendenti o collaboratori: in percentuale uguale o superiore a un terzo della forza lavoro complessiva, di personale dottorando o dottore di ricerca presso università italiana o straniera o laureato con almeno 3 anni di attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero; in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro di personale con laurea magistrale ai sensi dell’articolo 3 del regolamento di cui al DM MIUR n. 270 del 22 ottobre 2004. c) Privativa industriale relativa ad almeno: invenzione industriale o biotecnologica, topografia di prodotto a semiconduttori, nuova varietà vegetale (titolare o depositario); programma per elaboratore originario registrato presso il relativo Registro pubblico (titolare dei diritti) purché afferenti all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.

Agevolazioni

Per sostenere la costituzione e lo sviluppo delle start up innovative è prevista, tra l’altro, la riduzione di oneri per l’iscrizione al Registro delle imprese e l’esenzione del diritto annuale nonché incentivi fiscali per privati cittadini e aziende che investono in start-up innovative. Per quanto riguarda i rapporti di lavoro, le start-up innovative possono assumere personale con contratto a tempo determinatodella durata compresa tra 6 e 36 mesi. Dopo il 36° mese, il contratto potrà essere rinnovato una sola volta per un massimo di 12 mesi, al termine dei quali il collaboratore potrà continuare a lavorare nella start up con un contratto a tempo indeterminato.

Registro Imprese

Per le start-up innovative è stata istituita una apposita sezione speciale a cui iscriversi presentando Comunicazione Unica al Registro Imprese. Al momento dell’iscrizione decorre la totale esenzione del pagamento dei diritti di segreteria e dell’imposta di bollo. Le informazioni comunicate dalla start-up devono essere aggiornate due volte l’anno: entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre. Inoltre l’impresa dovrà presentare una nuova autodichiarazione entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio. L’aggiornamento deve essere costante, pertanto deve avvenire anche nel caso non si hanno informazioni da aggiornare. L’iscrizione nella sezione speciale deve essere periodicamente verificata e confermata. Entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e, comunque, entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, il rappresentante legale della start up innovativa attesta il mantenimento del possesso dei requisiti previsti dalla normativa. La mancata presentazione della comunicazione ovvero la perdita dei requisiti comporta la cancellazione d’ufficio dalla sezione speciale.